Il metodo di recupero di Missione Belem

Gesù Cristo è il centro. La cura è Gesù stesso e con la preghiera si sanano le ferite della vita di strada e dei vizi.

Eravamo poche persone, senza soldi. Dio ha realizzato attraverso di noi il miracolo della moltiplicazione dei pani. Oggi accogliamo circa 2200 persone, ex barboni in restaurazione, nelle nostre 160 case di accoglienza.

60.000 persone sono già passate nelle nostre case e poche sono tornate indietro. La nostra sede si trova nell’Arcidiocesi di San Paolo ma siamo presenti anche in Italia con case di accoglienza a Lamezia Terme (CZ).

È il miracolo dell’Evangelizzazione del Popolo di strada: circa 400 persone, di cui ex barboni, tossicodipendenti, omosessuali, prostitute, ex-carcerati, assassini, usciti dall’inferno e convertiti in discepoli-missionari di Cristo, sostengono le nostre case di accoglienza. Loro costituiscono l’incredibile esercito di Gesù, uscendo dagli inferni senza Dio.

Ogni giorno assistiamo al miracolo operato dalla Parola di Dio. La nostra è una “Cristo-terapia”. Non siamo una “clinica”, ma una Casa di Preghiera. Non usiamo medicine. I vizi della strada vengono vinti con l’antico metodo benedettino: “Ora et labora”.

La nostra vita e la nostra evangelizzazione possono, realmente, essere sintetizzate così: “naufrago che salva naufrago”!

Siamo tutti tanto deboli, tanto feriti, che solo Gesù è capace di realizzare in noi il miracolo della salvezza. Siamo testimoni di questo: “Abbiamo questo tesoro in vasi di Creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi.” (2 Cor 4,7-15).

Guardando bene a ciascuno di noi, non abbiamo neppure la forza per stare in piedi da soli, immaginate per combattere! L’immenso potere di Dio manifesta la sua misericordia usando ciascuno di noi: vaso di creta spezzato, e mentre ci recupera, ci chiede di recuperare i nostri fratelli, mentre ci soccorre, ci chiede di soccorrere i nostri fratelli. Dio crea con noi una santa “catena di soccorso”, “dall’inferno al cielo”.

Le nostre case accolgono i più poveri in modo completamente gratuito. Per noi, loro non sono “pazienti in convalescenza”, ma autentici “fratelli di cammino” verso Dio. Solo Dio conosce il potenziale d’amore nascosto nel cuore di questi fratelli.

La nostra casa di preghiera è per le persone che vivono sopra tutto senza fissa dimora, che utilizza il metodo benedettino “Ora et Labora” (prega e lavora). I fratelli che abitano con noi, fanno un cammino di promozione umana e religiosa, basato sulla preghiera (meditazione della Bibbia, catechesi, preghiera comunitaria e personale, adorazione eucaristica) e sul lavoro (lavori di casa, di muratura, produzione di piccoli oggetti…).

I fratelli che arrivano nelle nostre case restano circa un anno, se tutto va bene, poi alla fine di quest’anno decidono se continuare a rimanere nella Missione come volontari, (coordinando o collaborando alla gestione di una casa), oppure tornare alla società cercando lavoro, ricostruendo una vita normale.

In questi anni, attraverso le testimonianze dei nostri fratelli abbiamo potuto vedere quanto il Vangelo cambi completamente la vita di una persona, liberandola dai vizi e ridonandole una nuova vita. La Preghiera e la Parola di Dio nelle nostre case, sono la nostra medicina: “Non li guarì né un’erba né un emolliente, ma la tua parola, o Signore, la quale tutto risana.” (Sapienza 16, 12)

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